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Referral to care
9 Marzo 2023
La sindrome dell’intestino corto (SBS) è una condizione caratterizzata dall’assenza di un tratto di intestino tenue (fondamentale per l’assorbimento dei nutrienti durante la digestione), che
comporta l’incapacità di non poter assorbire i nutrienti ingeriti con il cibo. La complessità che orbita intorno a questo paziente è davvero elevata e le problamatiche più rilevanti risiedono nel ritardo diagnostico e la conseguente presa in carico tardiva. E’ intuibile che da una condizione di partenza di questo tipo si sviluppano come conseguenza una limitata efficacia del percorso di cura oltre a generare elevati costi diretti ed indiretti che gravano sul paziente. La prevalenza in Italia è stata stimata (studio del 2005) in 5-6 casi/1000000, quindi con numeri da poterla far annoverare tra malattie rare che in parte alleggerirebbe il gravame del percorso assistenziale. Ad oggi la discussione è aperta in ambito nazionale ma è stata riconosciuta tale in una sola regione. Il paziente con SBS, inoltre, si trova difronte a differenti percorsi di assistenza, tra le diverse regioni ed a volte anche tra le diverse strutture sanitarie all’interno della stessa regione. La mancanza di un PDTA, la differente organizzazione delle cure domiciliari e delle NAD contribuiscono ulteriomente ad analizzare in profondità il tema oggetto del convegno. Data la complessità della patologia, non vi è dubbio che il miglior approccio per una corretta gestione e per il trattamento dei pazienti con SBS, richiede la presenza di un Team Multidisciplinare. Il Team che prevede la presenza di gastroenterologi, specialisti della nutrizione (adulti e petriatrici), farmacisti e decisori di spesa. Obiettivo di questo incontro in Regione Campania sarà proprio quello generare “awareness” intorno alla Sindrome dell’intestino corto e se vogliamo, nell’accezione più ampia delle Infiammazioni Intestinali Croniche Benigne (IICB), in un confronto in cui tutti gli stakeholder coinvolti nel percorso di cura, potranno condividerne le problematiche del percorso assistenziale. Contribuire a gettare le basi per costruire un percorso, provare a disegnarne uno che possa far fronte alle diverse criticità così dai migliorare l’efficacia delle cure e la qualità di vita del paziente stesso, è l’ambizioso obiettivo finale.